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giovedì 2 luglio 2020

|Recensione in anteprima| Il morso della vipera di Alice Basso

IL NUOVO LIBRO DI ALICE BASSO È QUI!
Lo aspettavo? Certo che sì!
Ho amato tanto tanto tanto tanto tanto il personaggio di Vani Sarca, così tanto che ogni tanto mi viene voglia di rileggere i libri con le sue avventure, però, in questo libro non ci sarà la mia amata ghostwiter. Eh no.
Alice Basso ha dato vita a una nuova protagonista che è un peperino, una nuova storia capace di portare il lettore nel passato della nostra Italia.
Curiosi?

Un grazie alla Garzanti per la copia del libro. ♡
Il morso della vipera
di Alice Basso
Editore: Garzanti
Pagine: 302
Prezzo: 16,90
Link d'acquisto: Amazon
Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia : racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l'altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un'anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l'unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l'intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi. Dopo aver creato Vani Sarca, l'autrice torna con una nuova protagonista: combattiva, tenace, acuta, sognatrice. Sullo sfondo di una Torino in cui si sentono i primi afflati del fascismo, una storia in cui i gialli non sono solo libri ma maestri di vita.
Non ero preparata a questo libro, no no.
Semplicemente non mi aspettavo la sua storia o meglio non sapevo cosa aspettarmi, dovete sapere che non avevo letto neanche la trama, sono andata completamente sulla fiducia.
Completamente.
Non potevo fare altro per la scrittrice che mi ha fatto conoscere Vani Sarca,ho deciso di leggere il libro completamente a scatola chiusa e cosa mi sono ritrovata davanti?
Una storia che indaga la Storia stessa, anzi la nostra Storia, quella di un'Italia degli anni '30 dove vige la legge del Duce: rigore e obbedienza sono le parole d'ordine e in tutto questo conosciamo Anita, giovane donna che con tutte queste regole non è che vada proprio d'accordo.
Anita, cara Anita!
Leggendo non ho potuto non pensare di vederla insieme a Vani...oddio! Una coppia variegata, complementare direi, ad unirle esiste solo l'intuito.
PERÒ!
In questa recensione non vi parlerò di Vani. NO NO.
È dedicata ad Anita e lei non mi sembra il tipo di donna a cui piace dividere la scena. Lei è allegra e piena di vita, la bellezza per eccellenza, quel tipo di ragazza che fa voltare la testa agli uomini quando cammina per strada e la ragazza questo lo sa molto molto molto bene, così tanto che ne ha fatto la sua virtù.
In molti potrebbero pensare che sia una donnina senza cervello, niente di più sbagliato, ma Anita ha cercato di volgere quest'apparenza dalla sua parte: occhi dolci, un po' di ingenuità, qualche risolino e la gente è ai suoi piedi. Mica scema!
E allora come si ritrova a dover fare i conti con un delitto?
Bè...le arriva una proposta di matrimonio da un ragazzo che sembra essere la manifestazione di tutto ciò che è perfetto: bello come un dio e dolce come un panda, ma sapete che fa?
Rimanda il matrimonio! Una scelta che stupisce lei, tutti quelli che la conoscono e la sua cara madre che la vedeva già sistemata con un buon partito (che sia qualche proprozia della madre di Vani?) e sapete perchè??
Perchè vuole lavorare!
E no!
Se sei sposata non poi lavorare, ma stare a casa e crescere sei bei figlioli per la gloria italica...emh...

Lei che non ha preso mai troppo sul serio qualsiasi tipo d'impegno e che trova noioso stare nella tabaccheria di famiglia!
Il fatto che abbia trovato un posticino come dattilografa in una Casa Editrice che pubblica la famosa rivista Saturnalia, grazie a una buona dose di furbizia, le rende la vita completamente diversa, scopre un intero mondo!

Un mondo di parole che compongono storie fatte di delitti, sparatorie e personaggi che le accendono la sua curiosità fino a che in una storia come quella ci si trova tra capo e piedi, ma non sarà sola. Insieme a lei ci sarà Sebastiano Satta Coso (capirete leggendo!), traduttore dei racconti e autore dei gialli filofascisti dedicata al commissario Bonomo. Tra i due sembra non esserci niente in comune se non il posto di lavoro, ma Sebastiano sarà una figura che la nostra Anita rivaluterà in meglio...credetemi.
E IO POSSO DIRE DI AVERLO  PREFERITO AL CARO BERGANZA. OPS.

Cosa dire di questo libro?
Alice Basso mi ha portato tra le strade di Torino, lasciandomi entrare in degli anni che preannunciano qualcosa di oscuro. Le ombre fasciste troveranno ampio spazio, parlando di donne e uomini figlie e figli di un'epoca che non conosce senso di piena libertà. Ci addentriamo in particolare nella situazione vissuta dalle donne e in particolare quella di Anita, vista sempre come un bell'oggettino da poter mostrare e ammirare, una donna e poi madre. Nient'altro.
Il tutto è narrato con la solita verve di Alice Basso: ironica al punto giusto, mai scontata e credo proprio che dietro questo libro c'è un grande lavoro di preparazione e di studio. Si sente tutto.
Sono curiosissima di conoscere ancora meglio Anita, credo proprio che abbia ancora molti lati da rivelare e anche gli altri personaggi di cui non vi ho parlato, ma ehi! Non aspettate che vi riveli tutto!
PERÒ!
Cara Alice, non si finisce così! Non puoi farmi venire gli occhi a cuoricino e poi PUUUFF! finire tutto, non si fa.

VOTO FINALE
★★★★★ su cinque

Ora voi da bravi bimbi andate subito a comprare questo bel libricino, ok?
Ok!
CORRERE!




4 commenti:

  1. Ciao Grazia, sono curiosissima di leggere questo nuovo libro di Alice Basso, e la tua recensione non ha fatto che accrescere la mia curiosità ;-)

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  2. Spero di leggerlo presto. Ho amato la serie di Vani Sarcia, e questo romanzo non potrà sfuggirmi ☺️☺️☺️

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