Primo libro letto a maggio! Si sarà trattata di una bella lettura?
Lo scoprirete solo leggendo!
Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro!
di Tasha Suri
Serie: The burning kingdoms #1
Editore: Fanucci
Pagine: 528
Ecco qua un bel libro.
Perché?
Perché ve lo dico io, vi basta no?
Ah, giusto. Si parla di "recensione" quindi mi tocca essere più esaustiva.
The Jasmine Throne (o Il trono di gelsomino) è un fantasy che ha le sue radici nella storia indiana, ne prende in prestito i nomi e le atmosfere dando vita a un libro che nel mio cuore ha lasciato il segno.
Ad avermi incuriosita è stata proprio l'ambientazione: mi mancava qualcosa che prendesse spunto da questa cultura e alla fine ne sono stata piacevolmente sorpresa, il punto forte non è solo il worldbuilding che è affascinante, ma gli intrecci politici e mistici che si vengono a creare e che mi hanno appassionata un casino!
È una storia fatta di ribellione e libertà, ma anche di sotterfugi e segreti.
Da un lato si ha Priya figlia di un culto ormai sbiadito e bandito, bambina di un tempio le cui acque immortali davano poteri quasi divini, una dei pochi sopravvissuti a un omicidio di massa, vittima solo di essere qualcosa di troppo potente da poter imbrigliare.
Lei è anche una Ahiranyi, le sue radici sono ormai spezzate da un imperatore che non vuole avere a che fare con culture diverse dalla propria, distruggendone l'identità etnica.
Dall'altro lato, invece, Malini sorella dell'imperatore che vede in lui la cattiveria che lo pervade e per questo impiega tutte le proprie forze per spodestarlo e per questo viene imprigionata sull'Hirana ed è qui che incontra Priya.Micah Epstein
Dovrebbero essere rivali, dovrebbero odiarsi e invece tra le due nasce un patto volto non solo alla loro libertà, ma a quella dell'intero impero.
Tra le due nasce un rapporto fatto di complicità, ma anche di inganni soprattutto da parte di Malini che si rivela essere un'abile stratega e calcolatrice: vede in Priya la sua unica via di fuga e per questo l'affabula e la seduce, ma la sua è un'arma a doppio taglio visto che alla fine resterà anche lei ferita...già!
Non vi nascondo che temevo un lato romance esagerato e non pertinente alla storia e invece è stato inserito dall'autrice in modo giusto, coerente, soprattutto funzionale e non messo perché va messo.
Le due protagoniste (ma non sono i soli personaggi, poi vi dirò) hanno la giusta alchimia e sono ben caratterizzate anche singolarmente. Priya è quella che più rispecchia le protagoniste dei libri di questo genere: forte, con un passato misterioso e con le caratteristiche di una vera eroina, mentre Malini è più stratificata, agisce spinta da una rabbia e una sete di vendetta molto forte, non sempre le sue scelte sono giuste dal punto di vista morale, ma in certo senso sono essenziali e per questo suo modo di agire l'ho trovata più interessante. INNAMORATA.
La sua è una mente strategica, sa come funzionano le guerre e le battaglie politiche, sa come muoversi e cosa dire e man mano che leggevo il suo destino sembrava già tracciato ai miei occhi, ma non ai suoi e il modo in cui si è concluso questo primo libro pianta le basi per un buon seguito. Già Già
LO VOGLIO LEGGERE SUBITO.
Ora veniamo al sistema magico: non si comprende subito, l'autrice è molto cauta nel spiegarlo e caratterizzarlo e questo potrebbe rendere difficile da capire alcune cose all'inizio, ma una volta che il tutto prende forma si ha qualcosa di davvero originale. La magia di Priya, quella fonte di potere nata dalle acque immortali è intrisa di misticismo e natura, si fonde con gli alberi, le radici tra la terra e con tutto ciò che è verde e vivo. è una magia antica che delle origini molto antiche e misteriose. Interessante, molto, è ancora credo che potrebbe rivelare molte sorprese in futuro. LO SPERO.
Prima vi parlavo di diversi personaggi e infatti sono parecchi, molti, tanti...ne ho perso il conto e all'inizio è stato difficile capire chi fosse chi.
Ogni capitolo ha un PoV in terza persona diverso e a volte capitava che spuntasse fuori un personaggio mai sentito nominare che mi confondeva e in più ho pensato che quelle poche pochissime pagine a lui dedicate non fossero necessarie. Questo è un libro che non offre subito tutte le risposte, si fa un po' fatica a entrare dentro l'ambientazione e i suoi meccanismi e tutti questi personaggi non hanno favorito la cosa, ecco.
COMUNQUE.
Voi questo libro dovete leggerlo.
Dovete conoscere la sua storia che in certi sensi è specchio di quelle popolazioni che spesso si vedono espropriate delle proprie tradizioni, delle proprie radici.
Dovete conoscere Malini che è vittima di un mondo in mano agli uomini che la vogliono solo come un mero burattino, ma invece riesce a far sentire la propria voce e la propria rabbia.
Alla prossima,
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