Qui abbiamo un problema. Un problema enorme.
Le ultime due letture si sono rivelate deludenti e non va bene per niente. Tiratemi fuori da questo loop!!
NIENTE, ECCOVI LA RECENSIONE E BASTA.
La casa di cenere
di Angharad Walker
Editore: Rizzoli
Pagine: 345
Inizio col dirvi che se cercate un libro con delle risposte qui non le avrete. Forse giusto una, il resto sarà mistero assoluto.
Già, un mistero dall'inizio alla fine.
Che frustrazione.
Che scontento.
Che amarezza!
Okay, okay.
Andiamo con ordine.
Parola d'ordine: mistero, già.
Un ragazzino per motivi misteriosi arriva in questa casa che sembra essere un misterioso centro per ragazzini. Lì incontra un misterioso ragazzino chiamato Indipendenza, o meglio Indi, che gli spiega essere arrivato alla Casa di cenere chiamata così perchè fatta di cenere (????) ed è tutto splendido e tutto meraviglioso. Così Indi gli assegna un nome Solitudine che diventerà Sol per risparmiare tempo e creare a me parecchio fastidio tra Sol e Indi e altri nomi abbreviati che avrei voluto urlare forte fortissimo...
...emh, sì.
La Casa di Cenere era come l'estremità di un mondo lasciato a marcire, dimenticato da tutti coloro che vi avessero mai tenuto.
Quindi Sol arriva in questa Casa e incontra tutti gli altri ragazzini di cui non ci è dato sapere niente se non che anche i loro nomi sono quelli di determinate caratteristiche intese come Bontà. Si ha Libertà, Amicizia, Amore, Giustizia, Concordia...nomi che per i ragazzi sono assolutamente normali, com'è normale vivere in questo luogo completamente in balia di se stessi senza nessun altro adulto se non la figura labile del Direttore.
Chi è il Direttore?
Di lui si sa che non si fa vivo da tre anni. Anche se...
No, niente spoiler.
Dicevo. Il Direttore non si fa vivo da tre anni e i ragazzini vivono completamente soli, non hanno minimamente idea di cosa sia il mondo esterno, non sanno cosa sia la vita al di fuori dalla Casa, al suo interno hanno tutto ciò di cui hanno bisogno e in più ogni tanto arrivano scatole con dei beni di prima necessità. Da chi? Non ci è dato saperlo.
Prima dell'arrivo di Sol i ragazzi vivevano in uno stato di puro equilibrio, badavano al cibo, alla caccia, pensavano ai loro vestiti, seguendo sempre i principi di Bontà e ogni giorno ricevano delle chiamate dal loro amato Direttore. L'arrivo del nuovo ragazzo, però, sembra porre fine a tutto questo.
L'idillio si spezza.
Sol sa cosa sia vivere in un mondo esterno e si rende conto che tutto questo è completamente anormale, ma per i ragazzini è lui a essere quello strano, quello che porta Cattiveria.
Viene allontanato da tutti, tranne da Indi l'unico in cui trova uno sguardo amico.
Non scrivo quello che succede dopo, tanto varrebbe raccontarvi l'intero libro, ma non sono cose belle. Non lo sono per niente, specialmente perché accadono a ragazzini che non si rendono minimamente conto di quello che succede o fanno.
L'esempio lampante è nell'assoluta fiducia (a tratti anche irritante) di Indi, come gli altri ragazzi è completamente soggiogato da quello che succede nella Casa, tutto perché il Direttore ha detto loro che così è giusto.
Sono avvenimenti orribili, tremendi...e a me non hanno lasciato nulla. Ho letto tutto con estrema indifferenza, non ho provato la benché minima empatia nei confronti dei piccoli protagonisti e di quello che stava succedendo loro.
Niente. Il vuoto.
Nessuna ansia, nessun terrore. Suspense? Non pervenuta.
Leggevo solo perché spinta dalla curiosità di sapere cosa nascondesse davvero questa Casa, arrivare alla fine e non scoprire niente è stato davvero deludente.
L'autrice lascia aperte millemila strade diverse facendo sì che il lettore possa darsi delle risposte immaginando quello che è davvero questo misterioso luogo. Io ho tantissime possibilità...
Ci sarà un seguito?
Non è dato sapere neanche questo.
Che l'autrice aspetti di vedere come vada questo libro? Probabilmente sì, ma che rabbia. Alcune risposte avrebbe potuto darle!
Ed è un vero peccato perché la storia ha le basi per qualcosa di originale e anche lo stile non è malaccio, si legge in fretta. Solo che è stata davvero una lettura vuota.
Ah, poi per me non è stato un horror, non ne ha neanche l'ombra se non per dei cani che sembrano essere dei mastini infernali.
Riassumendo questa recensione posso dire: DELUSIONE.
CHE RABBIA.
Speriamo che la prossima sia una buona lettura!
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