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venerdì 26 marzo 2021

Recensione Blu di Giorgia Tribuiani

MA SALVE GENTE!
Eccomi qui con una nuova recensione, solo per voi e per chi se no?
Direi che su questo libro c'è un bel po' da dire, quindi non cincischio oltre.

Lasciatemi solo ringraziare la Case editrice per la copia del libro. Grazie!

Uh, il libro è uscito ieri! Ve lo dico!


Blu
di Giorgia Tribuiani

Editore: Fazi
Pagine: 464 
Prezzo: 16,00
Ginevra, per tutti Blu fin da bambina, ha diciassette anni, frequenta il liceo artistico ed è una ragazza solitaria intrappolata in un mondo tutto suo fatto di rituali ossessivi e gesti scaramantici. I suoi genitori sono divorziati e Blu vive con la madre, una donna che lavora molto ed è spesso fuori casa. Blu ha un fidanzato, che non riesce a lasciare perché divorata dai sensi di colpa, un ragazzo che vorrebbe amare e di cui, invece, sopporta appena la presenza. L’unica cosa che ama davvero è l’arte, e disegnare risulta un’attività in cui dimostra di avere talento. Così, quando durante una gita scolastica assiste a un’esibizione di performance art, resta folgorata da quel modo di esprimere l’atto creativo e dall’artista stessa, fino a sviluppare per lei una vera e propria ossessione. A questo punto, i pensieri maniacali si fanno via via più opprimenti, finché la sua determinazione a essere una brava ragazza la porta a vivere uno sdoppiamento della personalità subdolo e pericoloso.
Un romanzo forte e diverso che ci trascina nella mente claustrofobica di un’adolescente, prigioniera di azioni morbose e incomprensibili manie, sino a svelarne il delirante meccanismo.
Il ritmo serrato, imprevedibile, e la densità della scrittura rendono in modo perfetto il tormento psicologico della protagonista e l’incessante lotta interiore per sconfiggere il suo doppio.
Un libro che conferma il grande talento di Giorgia Tribuiani, autrice nuova e originale, capace di immedesimarsi e rendere appieno l’essenza e il tormento dei suoi personaggi.

venerdì 12 marzo 2021

Recensione Il canto di Calliope di Natalie Hynes

IL PRIMO LIBRO A CINQUE STELLINE DELL'ANNO!
*salta di gioia*

Okay, okay. Calma.
Finora non ho trovato un libro che trovassi perfetto, mancava sempre qualcosina o trovavo sempre qualcosa che non mi convinceva del tutto, ma finalmente eccolo! ECCOLO!

Il canto di Calliope
di Natalie Hynes
Editore:
Sonzogno
Pagine: 320
Prezzo: 18,00
Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l'affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.

lunedì 8 marzo 2021

Recensione Cinquanta modi per dire pioggia di Asha Lemmie

Salve lettori!
Nuova recensione, come al solito, e poi cosa volete su questo blog?
Qui si parla di libri!
Questa volta vi aspetta qualcosa di bello e di brutto? Lo scoprirete solo leggendo!

Cinquanta modi per dire pioggia
di Asha Lemmie

Editore: Nord
Pagine: 432
Prezzo: 18,00
Kyoto, 1948. Nori Kamiza ha solo otto anni quando viene lasciata dalla madre davanti al cancello di un'enorme villa di proprietà della nonna. Sola e spaventata, la bambina viene accolta in casa, seppur a malincuore. La famiglia Kamiza è tra le più nobili del Giappone, imparentata addirittura con l'imperatore, mentre Nori, con quei capelli crespi e la pelle scura, è il frutto della scandalosa relazione con un gaijin, uno straniero, per di più di colore. Perciò la nonna fa il possibile perché Nori rimanga un segreto ben custodito. La relega nell'attico e la costringe a trattamenti per renderla «più giapponese»: le stira i capelli e la sottopone a bagni nella candeggina per rendere la sua pelle più bianca. Nori impara fin da subito le regole fondamentali: non fare domande, non lamentarsi, non opporsi. Ma tutto ciò che conosce viene sconvolto dall'arrivo di Akira, il suo fratellastro. Nori è certa che Akira la odierà: lui è il legittimo erede della famiglia, lei il marchio d'infamia che lo disonora. Eppure presto si rende conto che Akira non è come gli altri. Akira viene dalla grande e moderna Tokyo e non gli importa nulla né dell'aspetto di Nori né delle regole della nonna. Per lui, Nori è la sua sorellina e l'adora, almeno quanto Nori adora lui. Così, i due diventano inseparabili e Akira mostra a Nori un mondo nuovo. Un mondo in cui, finalmente, lei non è un'intrusa, non è sbagliata. Un mondo in cui il pregiudizio è sconfitto dalla forma più pura d'affetto: quello che non chiede nulla in cambio. Un mondo in cui anche lei ha il diritto di essere felice. Tuttavia ogni cosa ha un prezzo. E la libertà di Nori potrebbe richiederne uno altissimo...

martedì 2 marzo 2021

Recensione Neanderthal apre la porta all'universo di Preston Norton

Cari lettori, come state?
Domanda che sembra banale, ma non lo è mai e allora COME STATE?

È arrivato marzo e io sento gli uccellini canticchiare fuori, i primi fiori sbocciare e la natura che cerca di rinascere in tutto il suo splendore. La primavera non è poi così tanto male, certo se soffrite di allergie potrebbe essere un tantino diverso...comunque!

Ecco per voi una nuova recensione! Questa volta vi parlo di un libro che è uscito lo scorso anno ma che si è visto veramente, veramente poco in giro e infatti da quello che ho potuto notare su Instagram non l'ho conosce nessuno: un vero peccato. Però, la vostra piccola spacciatrice (di libri!) di quartiere è qui per voi!

Neanderthal apre la porta all'universo
di Preston Norton

Editore: Giunti
Pagine: 448
Prezzo: 14,00
La vita per essere vissuta pienamente è una serie di porte da aprire, ovvero di esperienze da fare: ecco il messaggio di questo brillante, commovente, bizzarro e divertentissimo romanzo, narrato in prima persona dal gigantesco, goffo, mite Cliff, che gira sempre nascosto sotto la sua «felpa portasfortuna». Quando si risveglia da un grave incidente, Aaron, uno dei ragazzi più popolari della scuola, dichiara che Dio gli ha fornito una lista di cose da fare, e gli ha indicato il compagno per questa impresa: Cliff detto «Neanderthal», il bersaglio dei suoi scherzi, uno dei ragazzi meno popolari della scuola (per non parlare del fatto che ha da poco perso il fratello, morto suicida). Ma quando questa strana coppia avrà esaurito la lista, la vita di molte persone sarà cambiata in meglio.