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lunedì 12 ottobre 2020

|Review Party!| La guerra dei papaveri di R.F. Kuang


Popolo di lettrici!
Popolo di lettori!
Ecco per voi un nuovo Review Party!
Non se vedono spesso su questo blog e quindi rendetevi conto dell'evento speciale, ma in fondo questo è un librone che merita parecchia attenzione!


Un grazie a Cristina di I libri di Cristina per aver organizzato l'evento e per la grafica e un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.

Mettetevi comodi e iniziamo.

Vi avvisonon è un libro adatto a chi è troppo suscettibile o sensibile. Al suo interno ci sono molte scene crude, frutto di molta violenza e orrori che solo la guerra e la brutalità dell'uomo riescono a compiere. In più non consiglierei questo libro anche a un pubblico troppo giovane, non solo per i motivi già citati, ma perchè al suo interno parla di sostanze stupefacenti e il loro uso e il loro pericolo potrebbe essere inteso in modo fin troppo superficiale per i più giovani.


La guerra dei papaveri
di R.F. Kuang

Serie: The Poppy war #1
Editore: Mondadori (Oscar Vault)
Pagine: 516
Prezzo: 22,00
Link d'acquisto: Amazon
Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.



Odio, vendetta, guerra.
Guerra che stravolge il mondo, toglie la luce e ne esalta le ombre.
Questo libro ne sembra l'essenza stessa. Ha la stessa brutalità, lo stesso orrore, non è una di quelle storie che si legge a cuor leggero perché alla fine lo strazia, lascia il segno, credetemi.

Tutto inizia con Rin, una ragazzina orfana di guerra adottata da una famiglia, ma mai apprezzata o amata, semplicemente trattata come una serva. Da sempre il suo sogno è quello di lasciare tutto, avere qualcosa di suo, nel suo cuore vi è una grande, grandissima ambizione e per far sì che questo possa accadere la strada è solo una entrare nell'Accademia militare di Sinegard, la più prestigiosa, il trampolino di lancio per chi vuole far strada nell'esercito e nell'Impero.
Rin decide di intraprendere questo percorso, nonostante le sue umili origini che rendono tutto molto, molto più complicato, ma nulla la ferma, anche a costo di non dormire e non mangiare lei deve essere ammessa, non ha altro a cui pensare e in più non ha niente da perdere.
Inizia una racconto fatto di sacrifici, stanchezza, ma la sua ammissione le ripaga tutti gli sforzi.  Se non che la vita all'Accademia si rivela ancora più difficile, una lotta -metaforica e non- continua con gli altri allievi e i maestri, per molti di loro è una semplice contadinotta e quello non è assolutamente il suo posto. Rin, però, ha dalla sua un carattere che non ammette la sconfitta, è determinata a ottenere il successo e non le importa cosa può perdere per ottenerlo.

Rin! Una ragazza che mi ha messo un tantino in soggezione e ammetto che, anche a lettura finita, ho fatto parecchia fatica nel comprenderla. Dentro di sè ha come due forze che la spingono e la strattonano: una è l'ambizione, l'altra è la vendetta. Dentro di lei queste vivono come un fuoco che alimenta la sua forza. Una forza che viene in un certo senso placata quando Rin diventa un apprendista del Maestro Jiang Ziya, una figura misteriosa e senza età che l'inizia all'arte dello sciamanesimo, un qualcosa che il resto dell'Accademia considera semplice leggenda, ma la ragazza scopre l'arte della meditazione, attraverso questa un modo per raggiungere gli dei e placare il suo potere.

Tutto cambia quando la guerra inizia a farsi strada nell'Impero e sarà sangue, orrore, tragedia.
Rin per la prima volta vede con i suoi occhi quello per cui è stata addestrata, ma viverlo è tutt'altra cosa, non crede di esser pronta, non pensa di farcela, ma poi...la rabbia che cova dentro di sè trova ancora una volta spazio e sarà fuoco, quello capace di radere a terra ogni cosa.
Un'abilità che non pensava di possedere, delle origini che non sapeva di avere.
Così entrerà a far parte della Tredicesima divisione dell'esercito, i cike: gli assassini dell'Imperatrice, qui troverà vecchie conoscenze come Altan, un compagno di scuola ombroso e misterioso e lui la porterà su un'altra strada: se il Maestro Jiang le aveva avvertita di non usare la meditazione per attingere al potere degli dei, Altan la spinge a fare l'opposto e per far questo ha bisogno dell'oppio, lo stordimento che le causa è la via più rapida per accedere alla forza divina.

E per Rin il fuoco divamperà ancora una volta e sarà inarrestabile.

web found (Sartagos)
La Guerra dei Papaveri
è un racconto sugli orrori della guerra, in tutte  le sue orribili forme. L'autrice si è ispirata alla storia della Cina, si è documentata attentamente e questo è un qualcosa che salta subito all'occhio di chi legge: all'interno di questa storia vi è tutto quello che la guerra porta, scene di violenza inaudita che, non vi nascondo, mi hanno disturbata non poco
Questo può anche essere un libro fantastico che mescola sciamanesimo e mitologia orientale, ma gli orrori militari...bè, quelli possono essere visti anche nella realtà. L'uomo sa essere una belva assetata di sangue, non riesca a distinguere ciò che ha davanti se pensa sia il nemico, non fa distinzioni tra donne, bambini e uomini. Se devono essere sconfitti sono solo individui da schiacciare.

Leggendo ho visto tutto con gli occhi di Rin, ho sentito la sua rabbia in maniera molto forte, ma come vi ho già detto non sono riuscita ad entrarci completamente in sintonia. È una ragazzina che si trova in una guerra che non sa come lottare, è confusa e per questo le sue decisioni non vengono prese sempre in maniera molto coerente, uccide, ma poi ha i sensi di colpa. Sicuramente è il personaggio con maggiore caratterizzazione, gli altri non spiccano, restano sullo sfondo , per certi versi un peccato.
Però sono estremamente curiosa di leggere gli altri libri, molte domande non hanno trovato risposta e altre l'hanno trovata in maniera solo parziale.
Resta un libro da leggere con molta attenzione perchè vi è una storia molto complessa, anche perchè il suo contenuto fa male e a rendere tutto più incisivo è lo stile dell'autrice, in alcuni punti tagliente come una spada, brutale come la guerra stessa.

Emozionante, crudo. Avrei preferito alcune precisazioni si alcune cose, una maggiore caratterizzazione per gli altri personaggi, ciò non toglie che resti un libro da leggere.

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Spero di avervi incuriosito!
Fatemi sapere!

E passate dalle mie colleghe per le altre recensioni!



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