Pagine

martedì 8 gennaio 2019

|Questa volta leggo...| Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa |Recensione|

LA LA LA LÀ
La prima recensione dell'anno! Devo dire che ero parecchio in ansia sul primo libro da leggere del 2019, "e se poi fa schifo? Non posso iniziare un anno con un libro che fa schifo!" questo era il mio pensiero principale, immaginate di iniziare l'anno con un libro brutto, non inizia bene. No, per niente!
Poi ci sono pure i libri per la challenge e *guarda di qua, guarda di là* ecco trovato un libro che sembrava andar bene e prometteva anche parecchie emozioni e *rullo di tamburi* andava pur bene per la rubrica Questa volta leggo, cosa potevo chiedere di più? Era tutto perfetto, meraviglioso l'ho letto e...
...DATEMI DEI FAZZOLETTINI. ORA. E del cioccolato che male non fa!


Il fatto che io dovrei fare quella brutta cosa che inizia con la lettera "d" è completamente irrilevante!
Passiamo alla recensione che è meglio!

Questa volta leggo..., un appuntamento mensile che vi accompagnerà giorno dopo giorno nei blog che vi partecipano con dei le recensioni di libri collegati da un argomento comune, bella idea è?
Ringraziate le menti geniali di Chiara di La lettrice sulle nuvole, Dolci di Le mie ossessioni librose 

L'argomento scelto per questo mese è: un libro di un autore che non ho mai letto!
E io ho scelto...


Quando cadrà la pioggia tornerò
di Takuji Ichikawa 
Editore: Tea
Pagine: 270
Prezzo: 7,00
Takumi e Yuji, un giovane padre e il suo bambino, sono rimasti soli: la dolce Mio, moglie e madre, è morta a soli ventotto anni per una malattia tanto fulminea quanto inspiegabile. Ma prima di andarsene per sempre Mio ha fatto una promessa: Quando cadrà la pioggia tornerò. E inspiegabilmente, ad appena un anno dalla sua morte, con l'arrivo della stagione delle piogge, una creatura identica a lei, con il suo viso e i suoi occhi, ricompare al loro fianco. Un fantasma, pensa sbalordito Takumi. Ma questa nuova Mio è fatta di carne e sangue, anche se non ha memoria di nulla; così Takumi, pazzo di gioia per quell'assurda, insperata seconda possibilità, decide di raccontarle tutta la loro storia: come si sono incontrati, come è nato il loro amore, come hanno finito per sposarsi... e mentre Takumi racconta, rinnova l'incanto dell'incontro, il magico gemellaggio di due anime, la tragedia della separazione. E il miracolo della ricomparsa di Mio, la sua profezia, il mistero un mistero che Mio scioglierà in un finale capace di piegare il nostro cuore e demolire le nostre certezze.

Questo è un libro che mi ricorre già da parecchio tempo, l'ho sempre voluto leggere ma per un po' l'ho accantonato, poi quando mi son decisa di leggerlo era praticamente sparito dalla circolazione ed era difficilissimo trovarlo. Però grazie ad Acciobooks (prima o poi ve ne parlerò) ho avuto occasione di scambiarlo con un altro libro e così eccomi qui!
Per qualche strano folle motivo mi ha sempre dato la sensazione che assomigliasse a L'arte di ascoltare i battiti del cuore, strana e folle perchè questi due libri non hanno nulla in comune se non che siano entrambi ambientati in Oriente, per il resto sono diversissimi, forse ad accomunarli resta anche l'strema delicatezza della loro narrazione.
Delicatezza che ho spesso riscontrato negli autori orientali, il loro modo di scrivere è lieve come una piuma e incantevole.
Ed è proprio una storia d'incanto quella di Takumi, Yuji e Mio.
Una storia che assomiglia a un sogno fatto a occhi aperti.

Quando Mio morì, cominciai a pensare che chiunque avesse creato il nostro pianeta ne aveva creato contemporaneamente anche un altro, in chissà quale punto dell’universo. Le persone, quando muoiono, vanno lì. Quell’altro pianeta si chiama Archivio.

Mio è una giovane madre che con la sua morte ha lasciato Takumi  e il piccolo Yuji, due piccole anime in un mondo che non sembra essere il loro. Sono diversi. Sono particolari. Sono speciali. Takumi soffre di attacchi che lo annientano completamente e lo isolano dal mondo esterno e Yuji è un bimbetto che ha subito già tanto e si addossa colpe che non ha.
Loro sono due barche in mezzo al mare che hanno perso il loro faro, il loro unico punto di attracco: Mio.
Mio andata via troppo precocemente che aveva fatto una sola promessa"Quando cadrà la pioggia tornerò" ed è quello che avviene, in uno modo che sconvolge tutto e lascia perplessi padre e figlio, anche perchè Mio non ricorda nulla e faranno di tutto affinchè la loro vita possa riprendere come una volta, anche se sanno che hanno poco tempo da passare insieme.

Strano, tenero, struggente, sono queste le parole che mi vengono in mente pensando a questo libro. Più leggevo e più avrei voluto abbracciare il piccolo Yuji e far forza a Takumi. La loro è una storia che ha dello straordinario che credo di non potervi spiegare qui senza rivelarvi la vicenda nella sua interezza, ma sappiate che quello che unisce Takumi e Mio è un legame d'anime che va oltre il semplice amore e tra le pagine di questo libro l'autore fa conoscere il modo in cui si sono unite indissolubilmente.
La voce di Takumi farà conoscere il suo passato e come sia nato l'amore per Mio, in modo lento e inteso, un incontro di anime simili in un mondo che le considera strane. Due anime destinate.
Inutile dirvi che a fine lettura ero con le lacrime agli occhi e il cuoricino spezzato.
Una storia sorprendente, quasi assurda e magica accompagnata da uno stile semplice, ma affascinante che all'inizio mi ha un po' preso contropiede e che solo poco a poco mi ha conquistata. Un autore che sono curiosa di leggere ancora, su questo non c'è dubbio!

VOTO FINALE
★★★★ e mezzo su cinque

Ho anche scoperto che da questo libro è stato tratto anche un film (anzi due!), ma non è mai arrivato qui in Italia come spesso accade per le pellicole orientali, ma io lo troverò, lo vedrò e piangerò tutte le lacrime che ho fa versare!

Vi ricordo il calendario di Questa volta leggo, domani vi aspetta Manuela nel suo Letture a pois!



So che è un libro poco conosciuto, ma non potete lasciarvelo sfuggire!
Vi aspetto con i commenti!

With love,


35 commenti:

  1. Wow sembra un bellissimo libro. Non lo conoscevo ma ora è in TBR.
    PS Lascia stare quella brutta cosa con la D. è nociva!

    RispondiElimina
  2. Recensione davvero ben scritta, mi hai fatto venire voglia di leggere questo libro, che non conoscevo Lo cercherò, grazie!

    RispondiElimina
  3. si comincia col botto! Che bello dai e non pensare a quella parola brutta con la D. Sul libro sai che mi hai incuriosita? Ogni tanto amo leggere gli autori orientali, hanno quel modo di scrivere che ricorda le piume, hai ragione.
    PS Mi piace molto la grafica nuova

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non li leggo spesso, ma mi piace ogni tanto buttarmi tra le loro storie ^^

      Elimina
  4. Ho scoperto questo titolo grazie a te ed è finito dritto dritto nella tbr. Non vedo l'ora di leggerlo!

    RispondiElimina
  5. Recensione bellissima, ma per piangere aspetto la primavera. Baci lea

    RispondiElimina
  6. Chi ben comincia è a metà dell'opera, quindi direi che iniziare l'anno con un bel libro è importantissimo! SInceramente non conoscevo questo libro e forse perchè non ho grande passione per gli scrittori orientali però sembra un libro molto bello ed interessante

    RispondiElimina
  7. Mi hai fatto sentire tutte le emozioni: la tristezza e poi lo stupore e la gioia! Bella recensione davvero!

    RispondiElimina
  8. Hai nominato il libro che più mi ha emozionato in assoluto: L’arte di ascoltare battiti del cuore. Quindi non posso che desiderare ardentemente questa lettura

    RispondiElimina
  9. oh vedi!
    brava tu hai iniziato benissimo! io invece così così, poi per fortuna sono arrivati due libri fantastici e al quarto una schifezza. insomma un gennaio altalenante :D
    anche io non conoscevo questo libro, ma segno subito!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sa che ho un libro mezzo MEH tra mani...non poteva andare sempre bene!

      Elimina
  10. A leggere la tua recensione sembra un titolo davvero imperdibile.

    RispondiElimina
  11. È da un po’ che non leggo niente di “orientale”, ma credo che questo libro, recensito con sensibilità e profondità, possa fare al caso mio! Grazie!

    RispondiElimina
  12. Ho sempre difficoltà a leggere gli autori orientali. O li amo alla follia oppure li detesto fin nel profondo. Questo romanzo però potrebbe persin piacermi. Inizio a segnarmelo, son certa che prima o poi potrebbe venire il suo momento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono degli autori "difficili", ma le loro storie sono sempre molto forti!

      Elimina
  13. La tua recensione mi ha colpita molto. Devo trovare questo libro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un po' difficile, forse è più reperibile su qualche sito!

      Elimina
  14. Oh my God! Ma è super intrigante! Mi devo segnare il titolo, non lo conoscevo ma la trama e la tua recensione mi hanno conquistata!

    RispondiElimina
  15. Me lo segno, assolutamente!
    Comunque all'inizio del post, ho letto LA LA LA LA e nella mia testa è partita la sigla di Georgie XD

    RispondiElimina
  16. Io non leggo spesso libri di autori orientali ma la tua recensione mi spinge a credere che sbaglio. Hai scritto con delicata intensità di un libro che ha una trama molto potente.

    RispondiElimina

I vostri commenti mi rendono felice!
Lasciatene uno, vi risponderò con piacere. ♥