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giovedì 15 novembre 2018

Il tortellino muore nel brodo di Filippo Venturi |Recensione MEH|

ALTRO LIBRO MEH DELLA SETTIMANA!
Che gioia!
*sarcastic mode*
Non siete felicissimi?
Io danzo, salto e corro come una bimbetta! Il ritratto della felicità!



E  NON VENITEMI A DIRE CHE SONO UNA BLOGGER CHE AMA E ADORA TUTTO CIÒ CHE LEGGE.


Il tortellino muore nel brodo
di Filippo Venturi
Editore: Mondadori
Pagine: 204
Prezzo: 18,00
Link d'acquisto: Amazon
Emilio Zucchini, proprietario della trattoria La vecchia Bologna, è uno scapolo impenitente, devoto alla gioia dei suoi clienti e al rispetto ortodosso delle ricette della cucina bolognese. Nicola Fini è il suo amico fraterno che è appena stato abbandonato di punto in bianco dalla moglie, ritrovandosi con due bambini a cui fare da papà single. Joe Solitario è un cantautore disperato che, dopo aver sprecato la sua grande occasione nella finale del più famoso talent show italiano, si improvvisa rapinatore per inseguire la sua ultima speranza: un volo di sola andata verso una nuova vita. Cico Pop e Mangusta sono gli scagnozzi di un boss della malavita locale incaricati di rubare per lui una moneta che non vale niente ma che ai suoi occhi significa tutto. Quando, in un campale venerdì mattina, le strade di questi cinque personaggi si incrociano, l'effetto non può che essere deflagrante. Quante possibilità ci sono che i tre criminali da strapazzo scelgano la stessa banca, lo stesso giorno e la stessa ora per mettere a segno il loro colpo? E quanta sfortuna deve avere Nicola per ritrovarsi a passare lì di fronte proprio durante la rapina, con in macchina quel poco che è rimasto della sua famiglia? Eppure, le coincidenze fanno parte della vita. E sono uno degli ingredienti fondamentali di questa rocambolesca storia. Insieme agli imprevisti, al buon cibo e a un'abbondante dose di umorismo.
Prima di iniziare questa recensione devo fare una premessa: questo non è un libro che avrei voluto leggere. 
E allora vi chiederete perchè io l'abbia letto, bella domanda! Tutto nasce da una Challenge, ormai agli sgoccioli, in cui il destino ha voluto che io leggessi questo libro. Il "destino" in questo caso prende il nome di Laura (conosciuta anche come dio, Lallina, Eliza e Letizia) che tra i libri da leggere ha dato proprio questo qui e allora, nonostante sia ben distante dalla vittoria, ho accettato la sfida pensando "Magari mi piace!"
SBAGLIATO.
Questo libro non mi è piaciuto e forse nel dirvi questo l'ira funesta di dio potrebbe abbattersi su di me. SE NON AVETE PIÙ MIE NOTIZIE SAPETE IL PERCHÈ.

"Mi dispiace davvero, ma ci sono cose nella vita che si possono avere e altre no. Il tortellino al pomodoro proprio no. Il tortellino muore nel brodo."

Il tortellino muore nel brodo è uno di quei libri dove si ha una Sfiga a livelli estremi, proprio tanta, forse troppa. I personaggi ne sono pervasi, quasi come un'aurea che copre ogni cosa e questa inevitabilmente porta a creare degli avvenimenti comici che in alcuni casi sfociano nell'irreale, come una vera e propria commedia dallo stampo prettamente italiano.
E NEANCHE QUELLE MI PIACCIONO.
A DIRE IL VERO LE ODIO PROFONDAMENTE.
E PURE CONTINUANO A FARLE, NON NE TROVO IL MOTIVO, MA PERCHÈ?!?!?!?


Tutto nasce da una rapina in banca che fa incontrare i protagonisti della storia, una rapina  che sembra iniziare bene, finisce male e fa incontrare quelli che saranno i nostri protagonisti: Nicola, Emilio, Cico Pop, Mangusta, Joe  e non dimentichiamo la povera Giulia, una povera bambina (ma tanto sveglia) che si ritrova ad essere rapita (per sbaglio) prima da Joe e poi dagli altri malviventi e il suo "salvataggio" sarà il perno centrale del libro, ovviamente contornato dalle vicende personali dei vari protagonisti.
Una serie di sfighe.
Poi ovviamente c'è lui: Emilio Zuccchini, detto Zucca, che sarà il nostro eroe, colui che risolverà il mistero, personaggio che non mi ha fatto nè caldo nè freddo, come gli altri del resto.
Sia la storia che i vari protagonisti non mi hanno dato molto, non mi hanno fatto sorridere le loro rocambolesche avventure e non mi hanno fatto riflettere i loro drammi, anzi a dire al vero alcune volte li ho trovati fastidiosi.
Salvo solo la povera Giulia...
Nulla da dire sullo stile dell'autore, scorrevole e semplice invoglia alla lettura...peccato che la storia non mi abbia conquistato neanche un po'.

Un libro che non mi ha lasciato niente se non una voglia di lasagne che spero venga saziata presto.
I TORTELLINI LI HO GIÀ MANGIATI QUALCHE GIORNO FA.

VOTO FINALE
☆☆ su cinque

Adesso spero di non imbattermi più in libri MEH.
Pussate via!
Sciò!



Detto questo vi lascio!
Sempre con tanto amore,

8 commenti:

  1. A me questo libro non ispira affatto. Spero di non beccarlo nei prossimi obiettivi 🤣 bella recensione e lasagne per due!

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  2. Solo a leggere la trama mi sono persa: troppi personaggi, i miei neuroni non riescono a processarli tutti.

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  3. A me il tortellino al pomodoro piace! Che facciamo?

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