martedì 3 dicembre 2019

|Recensione| L'anno in cui imparai a leggere di Marco Marsullo

MA BUONGIORNO STELLE DEL CIELO!
Come sono stati questi primi giorni di dicembre?

Ma sapete una cosa?
Oggi è il compleanno di Debbbboooorah, comunemente conosciuta come Scheggia tra le pagine! Quindi tanti auguri!

Bene, finita questa breve parentesi oggi vi tocca una recensione. La recensione del libro che vedete qui sotto, spero di trovare le parole adatte. 

Let's go!

Ah, si ringrazia La Libridinosa per il regalo e per i suggerimenti che sono sempre molto velati...ma giusti!

L'anno in cui imparai a leggere
di  Marco Marsullo 
Editore: Einaudi
Pagine: 200
Prezzo: 18,00
Niccolò ha venticinque anni ed è innamorato perso di Simona. Così quando lei, bella e inquieta, parte mollandogli suo figlio Lorenzo, lui decide di prendersene cura, sebbene quel moccioso di quattro anni non lo abbia mai accettato e di notte lo sbattesse puntualmente fuori dal letto. Niccolò non ha mai fatto il padre, e non sa come gestire capricci, routine, amichetti che giocano a fingersi d'improvviso morti e primi batticuori. In più, a complicare le cose, ci si mette anche il padre naturale. Riccioli scompigliati e chitarra in spalla, è arrivato dall'Argentina per incontrare il piccolo, e si è installato in casa senza alcuna intenzione di andarsene. Innamorati della stessa donna, lui e Niccolò si detestano, e il bambino non riconosce un ruolo a nessuno dei due. Eppure, giorno dopo giorno, tra litigi e partite a pallone, pigiama party e impreviste abitudini, questi tre «ragazzi» abbandonati imparano ad appoggiarsi l'uno all'altro, per sorreggersi insieme contro il mondo.
Ho finito questo libro da pochissimo, veramente poco. Scrivo questa recensione e ho ancora in mente tutto quello che mi ha fatto provare.
Nell'ordine:
- curiosità;
- risate come se piovesse;
- "Datemi un cuscino che lo voglio abbracciare!"
Su quest'ultima ci devo ancora lavorare. Perchè? Perchè mi mancano Niccolò, Andrés e il piccolo Lorenzo.
Mi mancano tanto e...MISERIACCIA 200 pagine sono troppo poche, non bastano per placare la mia voglia di conoscerli ancora, vivere le loro vite, ridere e piangere con loro.
Oh sì, in questo libro si ride e anche tanto e si commuove un po', il giusto, quel che basta.

Per parlarvi di questo libro inizio da lui, da Niccolò, la nostra voce narrante ed è da lui che inizia tutto, anzi tutto inizia da uno sguardo, quello scambiato con Simona che rivoluziona tutta la sua vita.
A venticinque anni Niccolò si trova ad aver trovato il suo grande amore, quello che non avrebbe mai dimenticato, Lorenzo il figlioletto di Simona.
Una storia nata che inizia pian piano passo dopo passo.
Niccolò cerca di abituarsi a Lorenzo.
Lorenzo cerca di abituarsi a Niccolò.
Fino a quando la loro convivenza non diventa forzata e i due, anzi più il ragazzo ne vedrà delle belle.
Il nostro protagonista si ritroverà a vivere con un bimbetto di quattro anni, Lorenzo che con i suoi grandi occhi nasconde un intero mondo, fatto di un'anima che già in pochi anni ha dovuto fare i conti un po' con il lato duro della vita, ma no per questo meno allegra.
Anzi.
Per Niccolò saranno giorni di alti e di bassi. Di guai e sorrisi e poi...beh, poi arriva la catastrofe!
Catastrofe che porta il nome di Andrés, con una chitarra in spalla e una serie di tatuaggi sparsi per tutto il corpo.
Andrés è il padre del piccolo Lorenzo arrivato dall'Argentina non si sa perchè e non si sa percome, ma così il duo composto da Niccolò e Lorenzo diventerà un trio e...
...ODDIO! Succederanno un po' di cose, parecchie cose che mi hanno fatto morire dal ridere e per non parlare dei personaggi che incroceranno il loro cammino, vi cito solo Peppino il baby suicida (per finta eh!) e Agata la vicina di casa sensitiva!
SE CI PENSO RIDO ANCORA COME UNA CRETINA.
L'ISPANOABLANTE! PUPETELLA! LA CONCHA DE LA MADRE

La convivenza tra questi tre sarà costellata di tanti piccoli avvenimenti che faranno conoscere a Niccolò tanti aspetti della vita che ignorava e tante di quest gli saranno donate proprio dal piccolo Lorenzo. 
Capirà che gli adulti devono tanto imparare dai bambini, nei loro occhi sta il segreto della vita, la gioia di stupirsi per i piccoli gesti, un intero universo da esplorare.
Un qualcosa che molto spesso si dimentica da adulti è guardare il mondo con quegli occhi e leggendo la storia di questi tre l'ho riscoperto pure io.
In queste pagine (poche pagine *sigh*) Marco Marsullo ci ha donato una storia che sa di vita vera, vera come lo sono i suoi personaggi. Fatti di difetti, occasioni mancate, sbagli e tanti sorrisi.
Personaggi così diversi che si completano tra di loro, un puzzle perfetto che da vita a una famiglia un po' sgangherata, ma pur sempre una famiglia.
Un libro che arriva dritto al cuore grazie alla sua ironia (che non fa mai male), grazie ai suoi personaggi e grazie alla sua storia che apre gli occhi.

Devo proprio dirvelo, questo è uno di quei libri che fa bene al cuore.

Ecco! Credo proprio che L'anno in cui imparai a leggere entrerà nella lista "libri che rileggo nei momenti NO", è perfetto.

Ci sarebbero altre cose da dire, ma lascio a voi la scoperta del libro. Come al solito. 

"Ci eravamo scelti senza accorgercene, obbligati a fare testa contro testa, abbandonati all'improvviso dalla stessa persona, quella che più amavamo. E un po' per mancanza d'alternative e un altro po' per  un soffio della sorte, avevamo imparato a sfiorarci prima dell'aggancio. Quel tlack che fa il cuore quando ti unisci a qualcuno che, sai benissimo, non dimenticherai mai."

VOTO FINALE
★★★★★ su cinque

E adesso che state aspettando?
Correte a prendere questo libro, fatevi questo regalo! E quasi Natale, su!

Sempre con tanto amore,

2 commenti:

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